Questo argomento rappresenta molto probabilmente il mito dei miti. Chi non pensa che la vita da freelance sia la vita perfetta? Soltanto i freelance stessi, perché sono gli unici che sanno cosa realmente significa fare questo tipo di vita.
Ecco perché oggi ho deciso di scrivere di questo argomento. Sia per raccontarti qualche esperienza personale, sia per raccontarti cosa vuol dire realmente vivere da freelance. Forse l’avrai già sentito da qualche parte, ma non è tutto oro quel luccica. Quindi se stai pensando di metterti in proprio, aprire una tua attività e magari lavorare soltanto al tuo laptop, ci sono un paio di cose che devi sapere. E altrettanti miti che devono essere sfatati. Mettiti comodo e andiamo a scoprire tutto insieme.
Partiamo subito dai miti. I freelance lavorano quando e dove vogliono. Possono lavorare in pigiama. Possono godersi di più la vita. Hanno più tempo libero. Guadagnano una quantità spropositata di soldi. Possono permettersi di vivere nei posti più chic del mondo. Se hai mai creduto anche soltanto a una di queste cose, mi dispiace subito contraddirti, ma niente della lista che ti ho appena fatto è vero al 100%. La verità, infatti, sta sempre nel mezzo.
Devi capire subito la differenza principale tra un lavoratore freelance e un dipendente. Il dipendente ha l’obbligo di lavoro 8 ore al giorno, magari qualche straordinario e facciamo 9 ore. Però un dipendente sa bene che entra ed esce dall’ufficio a una certa ora. Il freelance no. È vero che non ha bisogno di svegliarsi la mattina e stressarsi per raggiungere il posto di lavoro in orario, però non ha un numero di ore stabilite che deve spendere a lavorare e dopo le quali smettere. Essere freelance significa dover lavorare a qualsiasi ora e a qualsiasi giorno. Anche nei festivi e nei weekend, per esempio.
Ci tenevo subito a precisare questo punto, in maniera tale da darti un’idea chiara di come stanno le cose. Restando sul tema del posto di lavoro, il fatto che un freelance possa lavorare a casa oppure nel bar sotto casa che ha la connessione Wi-Fi, viene considerato da molti come la possibilità di non fare praticamente nulla. Stare a casa o lavorare al bar, non significa che i soldi caschino dal cielo per un freelance. Il lavoro deve essere comunque svolto e portato a termine. Ma sono convinto che questo fatto è sempre più chiaro ora, dato che l’home office è diventato una realtà della vita di quasi tutti. E che sì, si può anche lavorare in pigiama, volendo, ma bisogna sempre lavorare. E questo in molti casi significa doversi organizzare tra figli a casa, faccende domestiche, imprevisti di qualsiasi genere che succedono quando siamo in casa. Ed è ecco che improvvisamente la casa diventa un incubo, altro che il posto meraviglioso dove divertirsi e lavorare in santa pace.
Ora saltiamo all’altro punto caldo di questo tema, il guadagno di un freelance. In molti pensano che freelance significa stipendio altissimo. Questo solitamente viene collegato al fatto che molti freelance della nuova generazione sono costantemente in viaggio mentre lavorano. I cosiddetti nomadi digitali. Viaggiare e visitare bei posti non è sinonimo di ricchezza. Perché un paio di foto di belle spiagge tropicali, non significano che quella persona riesca per forza a guadagnare milioni. In molti che prendono questa decisione, lo fanno proprio per risparmiare di più. Andare a lavorare e vivere in certi posti in Asia, è molto più conveniente che fare il freelance e vivere in Italia. Direi che con questo ti ho reso l’idea di quanto possa realmente guadagnare un freelance.
Naturalmente, come per qualsiasi settore e tipologia di lavoro, il guadagno dipende da moltissimi fattori. Per quanto riguarda il freelance, quello principale è la bravura e il talento della persona e la qualità del suo prodotto o servizio.
Eccoci arrivati al termine di questo tema. Sono convinto che anche tu credevi a molti dei miti sulla vita da freelance e spero di averti fatto cambiare idea.